Cosa non mangiare dopo lo sbiancamento dei denti ?

Lo sbiancamento dei denti è tra gli interventi più richiesti a dentisti e igienisti specializzati. Si tratta di un trattamento odontoiatrico estetico che mira a sbiancare lo smalto dei denti, per riportarlo al suo colore originale. Per fare questo il dentista deve utilizzare strumenti e prodotti adeguati, formulati per rimuove le macchie presenti sullo smalto dentale.

Lo sbiancamento professionale è, a tutti gli effetti, un trattamento chimico che prevede l’utilizzo di perossido di idrogeno o perossido di carbammide. Per tale motivo, nelle 24 ore successive al trattamento la parete dentale risulterà subito più bianca ma, allo stesso tempo, sarà più porosa e dunque assorbirà con maggiore facilità i pigmenti di cibi e bevande.

Quindi come comportarsi per non rovinare il risultato ottenuto e mantenere un sorriso brillante per lungo tempo?

Di seguito alcune raccomandazioni che dentisti e igienisti fanno ai propri pazienti, tra cui cosa non mangiare dopo lo sbiancamento dei denti e cosa fare per preservare al meglio i risultati del trattamento.

Alimenti e abitudini da evitare subito dopo lo sbiancamento dentale

Per non vanificare il risultato ottenuto con lo sbiancamento dentale, durante le 24 ore successive al trattamento, gli esperti consigliano di evitare il consumo di alcuni alimenti altamente pigmentati come:

  • Caffè e tè;
  • Vino rosso;
  • Barbabietole, spinaci, carote e pomodoro;
  • Frutti di bosco e ciliegie;
  • Cioccolata, liquirizia e caramelle colorate.

Per la medesima ragione è consigliato limitare l’uso del tabacco in ogni sua forma (tabacco da masticare, sigarette, sigari, pipe).

Infine, i dentisti raccomandano di ridurre al minimo bibite e cibi con un alto grado di acidità come limone, succhi di frutta e bevande gassate. Queste sostanze possono infatti risultare aggressive su uno smalto già sensibilizzato dal trattamento chimico. Nel caso in cui non si riesca a fare a meno di alcune bibite sconsigliate, come il caffè mattutino, è possibile assumerne piccole dosi utilizzando una cannuccia. In questo modo, i liquidi non entreranno in contatto diretto con i denti e non rovinano lo smalto.

In linea generale, nei giorni successivi allo sbiancamento dentale, meglio optare per un’alimentazione a base di alimenti poco colorati, ad esempio:

  • Pasta, riso e cereali privi di coloranti;
  • Ortaggi, legumi e verdura poco pigmentata;
  • Frutta di colore chiaro;
  • Latte, yogurt e formaggi;
  • Pesce e carni bianche.

Sbiancamento dei denti: l’importanza di una corretta igiene orale

Oltre ad avere un’attenzione particolare nell’alimentazione post sbiancamento dentale, per mantenere una dentatura sana e conservare più a lungo i risultati ottenuti, è importante effettuare una corretta pulizia dei denti.

Spazzolino, dentifricio, collutorio e filo interdentale saranno gli alleati dell’igiene orale giornaliera.

Optare per spazzolini dalle setole morbide e dentifrici delicati è un modo per limitare la sensibilizzazione dentale, tipica dei primi giorni successivi allo sbiancamento.Con il filo interdentale si mantengono le cavità pulite, mentre un colluttorio remineralizzante e privo di coloranti preserva ulteriormente lo smalto appena trattato.

In seguito si potranno utilizzare spazzolini, dentifrici con microgranuli, collutori whitening che potranno aiutare a prevenire la formazione di macchie ed eliminare quelle superficiali. Meglio evitare metodi sbiancanti “fai da te” che possono causare danni allo smalto e sensibilizzare la dentatura.

Cosa non mangiare dopo lo sbiancamento dei denti ?
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