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Cucina a domicilio: per quante persone può cucinare uno chef a casa?

Oltre a sorprendere gli ospiti offrendo loro un’esperienza indimenticabile, la scelta di ingaggiare uno chef a domicilio presenta alcuni oggettivi vantaggi per il padrone di casa. Tra questi basti pensare allo stress organizzativo che caratterizza la pianificazione di pranzi e cene (piccoli o grandi che siano), il tempo impiegato per fare la spesa, quello per la preparazione di tavola e pietanze o la pulizia della cucina a fine giornata.

Lo chef a domicilio è quindi un professionista che, in accordo con il cliente, programma e gestisce ogni particolare inerente all’evento quali: menù, spesa, preparazione di pietanze, pulizia finale dell’ambiente e degli utensili utilizzati.

Cosa influenza il servizio offerto da uno chef a domicilio

Sapere per quante persone può cucinare un chef a casa, non è sempre prevedibile.

Generalmente il personal chef può usufruire di alcuni collaboratori scelti per affrontare eventi particolarmente impegnativi e numerosi, ma non tutti i professionisti del settore offrono la medesima disponibilità. Ci sono professionisti, infatti, che preferiscono non accettare un incarico sopra un certo quantitativo di inviati.

Alcuni chef a domicilio, ad esempio, garantiscono il servizio solo se la preparazione di pranzi o cene serviti riguarda un minimo di 2 e un massimo di 30 invitati. D’altra parte, ci sono invece professionisti che lavorano esclusivamente su grandi eventi come cene aziendali, matrimoni, addii al nubilato o celibato e via dicendo.

La filosofia culinaria dello chef e la disponibilità di collaboratori fidati sono, con grande probabilità, ciò che motiva la scelta del servizio offerto. Ciononostante, in entrambi i casi il fine è sempre quello di offrire sia prestazione che cibo di ottima qualità ai propri clienti.

Fortunatamente, per evitare inconvenienti, oggi sono disponibili numerose App e piattaforme online create appositamente per trovare il professionista più adatto alle proprie esigenze.

La differenza tra uno chef a domicilio e il servizio catering

Spesso si tende a credere che lo chef a domicilio e il servizio catering siano la medesima cosa. In realtà si tratta di due servizi differenti che operano nel medesimo settore.

Entrambi offrono la possibilità al cliente di avere del cibo preparato da professionisti che è possibile consumare nella propria abitazione, ma la differenza sostanziale sta nella modalità di preparazione delle pietanze e nei costi del servizio.

Se lo chef a domicilio realizza sul momento ogni portata sfruttando la cucina del proprio cliente, il servizio catering porta a casa della persona i piatti già realizzati altrove. Inoltre, i cibi preparati dal personal chef sono “cotti e mangiati”, mentre quelli realizzati del catering possono essere preparati anche il giorno precedente all’evento (per ragioni inerenti alle tempistiche di consegna concordate con i vari clienti).

Per quanto riguarda i costi, quelli relativi all’ingaggio di uno chef a domicilio possono variare in base al numero degli invitati e alla tipologia di menù concordato ma, solitamente, risultano più elevati di quelli previsti da un servizio catering.

Del resto, avere uno chef personale che cucina a casa propria significa richiedere la totale disponibilità ed esclusività di un professionista che si sposta appositamente presso un’abitazione per realizzare un menù ad hoc.

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