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Rimuovere un tatuaggio con il laser lascia cicatrici? Con le tecniche di ultima generazione non ci sono pericoli

Fino a qualche anno fa, non era immaginabile effettuare una completa rimozione di un tatuaggio permanente. Ma oggi, grazie ai progressi della medicina estetica e degli strumenti annessi, è possibile operare sull’epidermide per eliminare l’inchiostro dalla pelle in maniera definitiva utilizzando il trattamento laser.

Ma la domanda che in molti si pongono è: rimuovere un tatuaggio con il laser lascia cicatrici?

Se la procedura viene realizzata utilizzando laser di ultima generazione ad alta potenza, il pericolo di ritrovarsi con una brutta cicatrice sulla pelle è nullo. Questa operazione, oramai, è diventata una prassi. La cosa importante è rivolgersi a dermatologi referenziati e affidabili che operano presso studi medici qualificati.

I laser di ultima generazione: Q-Switched e Picosecondi

La procedura laser utilizzata per rimuovere i tatuaggi si basa sul principio di disgregazione delle molecole d’inchiostro presenti sull’epidermide, attraverso l’uso di raggi ad alta potenza. Questi raggi, caratteristici dei laser di ultima generazione come Q-Switched e Picosecondi, riescono in pochi miliardesimi di secondo a individuare le particelle di pigmento appartenenti al tatuaggio e non recano danni permanenti alla pelle circostante. Infatti, quando utilizzati correttamente, non lasciano cicatrici post trattamento.

La procedura di rimozione del pigmento non è particolarmente dolorosa. La sensazione che si prova è simile a quando si fa un tatuaggio, con la differenza che dura molto meno tempo. Il numero di sedute necessarie per la rimozione definitiva dei tattoo varia in base a due fattori principali:

  • Pigmentazione del colore;
  • Tipologia di pelle.

In ogni caso, si tratta di una procedura che richiede tempo, poiché il laser frammenta solo i pigmenti di colore e poi spetta all’organismo smaltirli. Generalmente, sono necessarie tra le 5 e 7 sedute della durata di 20 minuti ciascuna. Fra una seduta e l’altra è necessaria una pausa di due mesi.

Nei giorni successivi al laser si dovranno applicare creme ad azione antibiotica, su indicazione del medico, evitando l’esposizione diretta ai raggi solari della zona trattata.

I costi della laserterapia per la rimozione dei tattoo

È difficile definire a priori i costi di un trattamento laser, prima è necessario effettuare un consulto medico dermatologico e una vista accurata della zona da trattare.

Questo perché i prezzi variano in base alla tipologia di tatuaggio, alle sue dimensioni, ai pigmenti utilizzati e alla tipologia di pelle del paziente.

Solitamente le tariffe possono partire dai 150 € a seduta di laserterapia.

Quando non è consigliabile rimuovere un tatuaggio con il laser?

Come anticipato, la rimozione dei tatuaggi tramite laser Q-Switched o Picosecondi è una procedura sicura che non lascia cicatrici. Ci sono comunque delle circostanze particolari in cui il trattamento viene sconsigliato.

I medici raccomandano di evitare la laserterapia nei seguenti casi:

  • Pazienti con meno di 18 anni;
  • Donne in gravidanza;
  • Persone soggette a cicatrizzazioni ipertrofiche;
  • Pazienti affetti da malattie cutanee ed epatite B;
  • Tatuaggi localizzati su naso, orecchie, occhi e area perioculare;

Infine, è da evitare il trattamento di rimozione del tatuaggio sulle zone riportanti lesioni cutanee.

Rimuovere un tatuaggio con il laser lascia cicatrici? Con le tecniche di ultima generazione non ci sono pericoli
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