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Amministratore di condominio

Amministratore condominiale: requisiti e mansioni

L’amministratore di condominio è la figura che coordina l’amministrazione degli immobili, si occupa quindi di gestire e curare i servizi e i beni comuni condominiali. Sia una persona fisica sia una società, se in possesso dei requisiti indicati dalla legge, possono ricoprire il ruolo di amministratore.

Scelto dall’assemblea dei condomini, l’amministratore rappresenta legalmente lo stabile e possiede potere esecutivo riguardo alle decisioni prese durante gli incontri condominiali. L’incarico ha durata annuale e si rinnova in automatico, salvo revoca dell’assemblea stessa.

Amministratore di condominio: chi è e quali doveri ha

Il ruolo dell’amministratore condominiale è quello di disciplinare tutti gli aspetti inerenti alla vita di condominio. Le sue competenze spaziano dalla gestione economica ai rapporti con proprietari e usufruttuari, ed è responsabile della manutenzione ordinaria e straordinaria (previa delibera dell’assemblea) dello stabile.

Mansioni e stipendio di un amministratore condominiale

I compiti principali e i doveri di un amministratore sono:

  • Eseguire delibera e annullamento dell’assemblea per l’approvazione del rendiconto condominiale;
  • Curare i verbali delle assemblee, il registro anagrafe condominiale e quello contabile;
  • Far rispettare il regolamento di condominio;
  • Regolare l’utilizzo delle cose e servizi comuni, assicurandone la conservazione;
  • Riscuotere i contributi ed erogare le spese necessarie di manutenzione ordinaria;
  • Provvedere gli adempimenti fiscali;
  • Conservare la documentazione relativa al rapporto con i condomini e allo stato tecnico-amministrativo dell’edificio.

La legge prevede che l’amministratore di condominio specifichi alla nomina il compenso richiesto. Infatti non esiste un minimo salariale e l’importo deve essere approvato dall’assemblea che ne verifica la congruità in base alle attività da svolgere durante il mandato.

Per avere un’idea generale, in Italia un amministratore condominiale incassa in media 50-80€ all’anno per unità abitativa.

I requisiti per esercitare la professione di amministratore condominiale

La professione di amministratore condominiale è definita e regolata della Legge n. 4/2013. Inoltre, l’articolo 71 bis-disposizioni di attuazione del Codice civile stabilisce i requisiti legali che il soggetto deve possedere per ricoprire questo incarico, ovvero:

  • Il possesso dei diritti civili;
  • Avere conseguito il diploma di scuola superiore;
  • Aver terminato il corso di formazione professionale iniziale e frequentare attività di aggiornamento periodiche inerenti all’amministrazione condominiale;
  • L’assenza di condanna a reati contro la pubblica amministrazione, la giustizia, la fede pubblica e il patrimonio;
  • L’assenza di condanna per reato non colposo per cui è prevista reclusione (non inferiore ai due anni e superiore ai cinque anni);
  • Non risultare assoggettato a misure di prevenzione definitive, a eccezione di un intervento di tipo riabilitativo;
  • Non essere interdetto o inabilitato;
  • Non apparire nell’elenco dei protesti cambiari delle Camere Di Commercio;

Nel caso in cui la carica amministrativa venga ricoperta da uno dei condomini, diploma superiore e frequentazione del corso di formazione iniziale non risultano essere requisiti necessari.

Gli obblighi a cui un amministratore di condominio deve fare fede

Se accetta la nomina, per prima cosa l’amministratore deve comunicare i propri dati anagrafici e affiggere nel palazzo le generalità e i recapiti, così da risultare facilmente contattabile. Deve inoltre informare i condomini sul luogo in cui sono conservate le documentazioni di anagrafe condominiale, verbali contabili e revoche.

Se richiesto dall’assemblea condominiale, potrebbe dover stipulare una polizza assicurativa. In questo caso, l’amministratore dovrà prestare attenzione alla disposizione dei lavori straordinari durante il proprio mandato e adeguare i massimali della polizza.

Obbligo di un amministratore condominiale è anche quello di aprire un conto corrente dedicato allo stabile, sul quale saranno fatte tutte le transazioni economiche in entrata e in uscita che riguardano l’edificio.

Infine, terminato il mandato e entro sei mesi dalla scadenza di questo, sarà tenuto a recuperare tutti gli importi ancora dovuti al condominio e dovrà consegnare tutta la documentazione in suo possesso ai condomini.

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