Recupero crediti: sollecito, avviso di pagamento, pignoramento
Quando un’azienda o un singolo vede insorgere nei propri confronti un debito da parte di un cliente o fornitore, in questi casi si procede con il recupero crediti che è l’insieme di azioni e operazioni atte a riscuotere la somma di denaro che non è stata versata.
Tutto questo avviene nel momento che il debitore non abbia pagato quanto dovuto entro la data stabilita e la fase di recupero è formata da due fasi diverse, ossia la fase stragiudiziale e quella giudiziale del recupero crediti.
La prima consiste nell’approccio amichevole verso il debitore affinchè esso paghi senza nessun tipo di problema, mentre la seconda sono una serie di procedure legali (come il preavviso, diffida legale e pignoramenti) necessarie per poter riscuotere il denaro se la persona continua a non pagare.
Criteri per scegliere un’agenzia di recupero crediti
Affidarsi ad una agenzia per il recupero crediti è la scelta più giusta e consona, ma scegliere quella più adatta al proprio caso risulta a volte complicato: basterà seguire alcuni accorgimenti per attuare la decisione migliore nella selezione dell’agenzia.
La prima cosa da appurare è che essa abbia la regolare autorizzazione ad operare sul territorio per il recupero crediti (che viene rilasciata dalla Questura della Provincia in cui si opera) in quanto senza di essa non è autorizzata ad esercitare questo tipo di servizio.
A tal proposito, vale sempre la regola di controllare l’esistenza di una sede fisica con annesso numero telefonico, email o altro tipo di contatto, in modo da essere raggiungibile in tutti i modi e garantire la veridicità al cittadino della propria esistenza e legalità di funzione.
Ovviamente poi leggere le recensioni o ricevere opinioni da persone che si conoscono che già si sono affidate a tale agenzia, aumentano la probabilità del suo buono operato e che possa essere la giusta soluzione per le proprie esigenze e situazione.
Quali sono le fasi del recupero crediti
Il recupero crediti può essere suddiviso in 5 fasi, ossia il sollecito, la richiesta di pagamento, il secondo avviso di pagamento, citazione in giudizio e procedura di pignoramento.
Nella prima fase, l’agenzia attraverso diverse forme di comunicazione, comunica al debitore l’avvenuta scadenza del pagamento e come effettuarlo seguita dalla fase di richiesta di esso, ossia indicando la quota da versare con l’aggiunta degli interessi aggiuntivi e costi accessori dovuti al ritardo.
Nel caso questo non avesse esito positivo, l’agenzia invia un secondo avviso di pagamento che nel caso non andasse a buon fine di nuovo, avrà come conseguenza la quarta fase che è la citazione in giudizio: un recupero forzato del debito che ha l’intento di spronare il debitore a saldare il debito al più presto.
Se nonostante tutte queste operazioni il debito non viene pagato, l’ultima fase consiste nel pignoramento che si traduce nell’appropriazione forzata di un bene mobile o immobile equivalente alla somma dovuta dal debitore verso il creditore.
Ovviamente prima di arrivare a questi atti processuali, bisogna fare anche un’attenta valutazione del patrimonio del debitore in quanto potrebbe non avere proprietà o beni da pignorare e per questo, nel fare tale analisi, si vanno ad esaminare anche i conti correnti o eventuali quote societarie e similari per verificare se davvero la persona in questione ha possibilità di pagare oppure no il debito. Nel caso risultasse nullatenente la situazione diventa un pò più complicata, in quanto il debito (che decade dopo 10 anni) può ricadere sugli eredi o si può far rivalsa direttamente sul bene venduto e il contratto va annullato.
Il consiglio generale è di tenere sempre una cassa giornaliera dei pagamenti e di avvisare dei pagamenti da effettuare in anticipo, in modo da evitare eventuali debiti e riscossioni forzate tramite procedure legali.