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Che alternative ci sono a una dieta a lungo termine?

Aprire l’armadio con l’intento di affrontare il cambio di stagione può può rivelarsi ancora più frustrante quando ci si accorge che i capi di abbigliamento riposti accuratamente nell’attesa di essere indossati di nuovo, non calzano più come in precedenza.

Un pantalone che non si abbottona, o una camicia che tira sulle spalle, fanno partire un campanello d’allarme che spinge sempre più spesso alla ricerca di una soluzione rapida. I buoni intenti di mettersi a dieta per perdere al più presto i chili di troppo possono però far cadere il malcapitato nell’adozione di strategie di dimagrimento poco salutari.

I nutrizionisti, infatti, da sempre si battono contro le diete lampo che promettono grandi risultati in breve termine, per diffondere consapevolezza sui danni fisiologici che queste possono procurare. Il suggerimento degli specialisti è sempre quello di correggere le proprie abitudini alimentari errate e mantenere nel tempo un regime nutrizionale corretto. Il tutto, accompagnato da un’attività fisica costante. Ciò però richiede indubbiamente tempo perché i risultati siano visibili.

Ma davvero dobbiamo perdere le speranze di veder sparire in fretta quel rotolino sulla pancia o esistono delle alternative alla dieta a lungo termine a cui possiamo fare affidamento?

Nel mondo saturo dei social media, esistono varie versioni di diete rapide che promettono ottimi risultati in tempi ristretti. Vediamo quali sono e in cosa consistono.

Diete lampo: le versioni più menzionate su siti web e riviste

Principalmente, il concetto di dieta lampo proposto dal popolo dei media, si suddivide in due categorie.

La prima versione è quella che prometterebbe una perdita di peso pari a due o tre chili, nell’arco di 5 giorni. Questo metodo prevede un piano alimentare diverso per ogni giorno della sua durata, in cui un unico alimento regna incontrastato.

Per esempio, il primo giorno di dieta si andrà a consumare solo latte e yogurt; il secondo giorno patate – bollite o al forno -; il terzo, i formaggi; il quarto, la carne di pollo, e il quinto solo tè, o acqua, senza zucchero.

L’ideatore di questo metodo consiglia di bere almeno 2 litri di acqua al giorno, aumentare l’attività fisica, e di non esagerare con le porzioni, anche se illimitate.

La seconda versione, invece, consiste in un regime ipocalorico dalla durata di 6 giorni, che permetterebbe di perdere cinque chili. Questa dieta dedica i primi tre giorni di percorso all’adattamento del corpo alla nuova nutrizione. Proprio in questi primi giorni avverrebbe la maggiore perdita di peso.

Questa prevede un menù unico per tutta la durata. A colazione, una fetta di pane con formaggio fresco, tè, caffè, o succo di limone. Il pranzo sarà composto da un’abbondante insalata con l’aggiunta di carne bianca. La cena, invece, comprenderà una fetta di pane, una porzione di pesce e una tazza di tè.

Regimi alimentari di questo tipo rappresentano delle alternative facili alla dieta a lungo termine ma basta dare uno sguardo agli alimenti consentiti per rendersi conto che si tratta di diete fortemente squilibrate.

I problemi riguardanti il dimagrimento veloce sono infatti legati soprattutto ai deficit nutrizionali a cui si può andare incontro con un regime calorico restrittivo, e il mantenimento del peso raggiunto. Trattandosi di regimi alimentari fortemente restrittivi, il loro effetto collaterale è quello di portare a un rapido recupero del peso perso non appena si reintroducono tutti gli alimenti precedentemente esclusi.

Alla domanda “che alternative ci sono a una dieta a lungo termine?”, quindi, possiamo rispondere: nessuna! Il metodo più sano per perdere peso è infatti una dieta equilibrata e costante, abbinata all’attività fisica.

Rivolgersi a un professionista o un centro di dimagrimento qualificato per strutturare un programma di rieducazione alimentare e fisica a tutto tondo, permette di raggiungere risultati soddisfacenti e duraturi.

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