Con il passare del tempo può nascere l’esigenza di cambiare qualcosa nell’arredo della propria casa. Il rinnovo della cucina e del suo mobilio, essendo uno tra gli ambienti maggiormente vissuti e sfruttati, può riguardare sia la parte funzionale che quella estetica.
Nel caso in cui si desideri solo rinnovarne l’aspetto, ad esempio andando a cambiare il colore dei mobili di legno che la compongono, una delle tecniche maggiormente utilizzate è quella del decapaggio. Decapare il legno significa intervenire sul materiale per rimuoverne lo strato superficiale di vernice, così da decorare e dipingere in base alle proprie preferenze il pezzo trattato.
Se invece l’obiettivo è unicamente quello di schiarire i mobili in legno della cucina di qualche tonalità (perché impregnati da una vernice troppo scura o rovinati a causa dell’ossidazione), sarà possibile ottenere il risultato desiderato scegliendo tra 3 metodi “fai da te” efficaci e sicuri per le superfici.
3 Metodi per schiarire i mobili di legno: prodotti professionali, candeggina e acqua ossigenata
Escluso il decapaggio, è possibile sbiancare i mobili di legno utilizzando uno tra i seguenti metodi:
- Applicazione di prodotti specifici già miscelati e pronti all’uso;
- Impiego della candeggina;
- Utilizzo di acqua ossigenata.
I prodotti specifici già miscelati possono essere acquistati presso colorifici, ferramenta, negozi specializzati o sugli store online. Questi andranno scelti in base alla tipologia del legno da trattare e al risultato che si desidera raggiungere, dunque bisognerà prestare attenzione alla forza schiarente del prodotto. In seguito, basterà seguire le indicazioni riportate sulle istruzioni.
Per quanto riguarda l’impiego della candeggina, si dovrà procedere con la sua diluizione in acqua per una proporzione del 30%, per poi passare sulla superficie legnosa uno strofinaccio imbevuto della soluzione. Dopo circa due ore, il mobilio dovrà essere ben lavato.
Infine, se si sceglie di utilizzare l’acqua ossigenata sarà necessario aggiungere a questa il 5% di ammoniaca. Tale metodo, rispetto al precedente, risulterà meno aggressivo sulle superfici e dato che l’acqua ossigenata evapora spontaneamente in tempi abbastanza rapidi, le superfici trattate non avranno bisogno di essere risciacquate.
Come trattare il legno da schiarire
Chiedere il parere del falegname di fiducia è sempre una buona mossa. Un professionista, in base alla tipologia e colorazione del legno sarà in grado di dare dei consigli mirati sia a livello di tecnica che di prodotti da utilizzare.
In linea generale, prima di schiarire i mobili della propria cucina, è bene procedere con una profonda pulizia delle superfici in modo da togliere qualsiasi residuo di sporco e incrostazioni di grasso.
Poi, avendo cura di seguire le venature del legno, si potrà applicare la soluzione sull’intera superficie del mobile utilizzando un pennello con setole sintetiche o un panno imbevuto del prodotto. Il legno, prima del trattamento, dovrà essere perfettamente pulito e asciutto.
Poiché il procedimento di schiaritura del legno non garantisce sempre il medesimo risultato, qualunque sia il metodo scelto, è consigliabile effettuare una prova su un piccolissimo pezzo della superficie o meglio ancora su un pezzo di legno di scarto.