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Quanto spesso ci si può sottoporre a un massaggio?

Tra i trattamenti per il corpo da sempre più gettonati, i massaggi olistici occupano di certo i primi posti. Si tratta di un modo alternativo ma molto efficace per prendersi cura non solo del corpo ma anche della mente. Un massaggio, infatti, è in grado di restituire benessere a 360 gradi sia quando si manifestano dolori fisici che in caso di stanchezza mentale, stress e carenza di energie.

Gli esperti del settore, pertanto, raccomandano la buona abitudine di sottoporsi a massaggi preventivi ogni 15 giorni per evitare di raggiungere alti livelli di stress fisici e mentali.

L’assenza di controindicazioni particolari permette a questo trattamento un’ampia possibilità di utilizzo, anche se in alcuni casi ne è sconsigliata la pratica, come per i malati di patologie quali tumori, malattie circolatorie o morbo di Parkinson.

Chi invece può approfittare dei benefici di questa pratica curativa e rilassante, svolta da un professionista del settore, quanto spesso si può sottoporre a un massaggio? Troppi massaggi comportano rischi?

La scelta assume un carattere molto personale, poiché direttamente collegata alle necessità del soggetto che richiede il trattamento, ma è bene sapere che ci sono varie tempistiche suggerite dagli esperti da tenere in considerazione tra un massaggio e l’altro.

Massaggi olistici, con quale frequenza praticarli

Come già accennato, è la necessità del singolo soggetto a segnare la ricorrenza con la quale svolgere un massaggio. Se si vuole approfittare di un’occasione di relax e benessere sporadica, praticare un lungo massaggio una volta al mese, oppure ogni due mesi, può essere più che sufficiente.

Nel caso in cui, invece, si stia attraversando un periodo di forte stress e stanchezza fisica, è il caso di valutare insieme al professionista prescelto un percorso di sedute più frequenti, anche se più brevi. Alcuni obiettivi prefissati nell’uso di questa pratica, infatti, richiedono sedute più ravvicinate per donare i giusti benefici.

Ѐ il caso del linfodrenaggio, il quale permette di ottenere risultati migliori con un numero che va dalle sei alle dieci sedute, ravvicinate nel tempo. I massaggi decontratturanti, invece, richiedono addirittura una frequenza maggiore che si aggira intorno ai tre appuntamenti con una cadenza settimanale.

Clienti che hanno subito un incidente, o un qualsiasi trauma fisico, per esempio, hanno bisogno di un massaggio molto più delicato e frequente rispetto ad altri che necessitano di un lavoro corporeo intermittente sui tessuti.

Quindi, il massaggiatore avrà un compito specifico per ogni cliente e avrà bisogno di più sedute per conoscere al meglio il corpo da trattare. Per questo motivo è consigliato affidarsi sempre allo stesso professionista, soprattutto se si è superato il disagio iniziale con facilità.

Molte persone, infatti, si sentono imbarazzate nel doversi spogliare davanti a un massaggiatore, vuoi per un difetto fisico o per semplice timidezza. Superato il primo ostacolo e acquisita una certa familiarità con il professionista, è ovviamente controproducente iniziare di nuovo il percorso in un altro centro.

Quando si soffre di un disturbo specifico, è consigliabile chiedere un parere al proprio medico prima di iniziare un percorso, in modo da avere la certezza di aver fatto una scelta davvero sicura e salutare.

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